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Il giardino dei Tarocchi

by Barbara Baccarini

Purtroppo a causa del mio lavoro,il weekend anzichè passarlo in giro con gli amici,mi ritrovo sempre a passarlo lavorando.
Non voglio entrare nel merito del mio lavoro ma già è difficile il continuo contatto con le persone quotidianamente,nel weekend diventa alle volte davvero insopportabile.
Soprattutto quando la stagione è bella,quando le giornate iniziano ad allungarsi e fuori all’aperto si sta davvero bene.
Ecco io se avessi i weekend sempre liberi,li passerei viaggiando,facendo delle piccole gite fuori porta o semplicemente organizzando un bel pic-nic all’aperto e stare in compagnia degli amici più cari.
Credo fortemente che i momenti vissuti in semplicità,siano i più importanti.
Come dicevo,non avendo praticamente mai il weekend libero,ho approfittato delle ferie per farmi tre giorni lontano da tutti,in compagnia di un’amica.
Era da tempo che volevamo organizzare una visita al Giardino dei Tarocchi così approfittando che nei mesi invernali è aperto solamente il primo sabato mattina del mese ed è ad ingresso gratuito,abbiamo organizzato il nostro weekend in Maremma.
Io non avevo mai visitato quei posti,inutile quindi dire quanto sia rimasta affascinata dai bellissimi panorami che offre.

Il Giardino dei Tarocchi è un parco artistico situato in una piccola frazione di Capalbio in Toscana.
E’ stato ideato e costruito dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, ed è un giardino popolato di statue ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi.
La cosa davvero affascinante è che la maggior parte di queste statue ha una grandezza impressionante,si possono visitare all’interno ed alcune sono addirittura abitabili come la statua dell’imperatrice che,durante la realizzazione del parco,è stata la casa dell’artista.
Al suo intero infatti si possono ancora trovare la cucina,il bagno,la sala da pranzo e la camere da letto che lei ha utilizzato.

giardino dei tarocchi l’imperatrice

Dal 1979 Niki de Saint Phalle,si è dedicata alla costruzione delle ventidue imponenti figure in acciaio e cemento ricoperte di vetri, specchi e ceramiche colorate,per più di diciassette anni,affiancata, oltre che da diversi operai specializzati, da un’équipe di nomi famosi dell’arte contemporanea.
Terminata solo nell’estate del 1996, la realizzazione del parco ha visto un grosso investimento finaanziario che ha sostenuto interamente autofinanziandosi l’autrice.
L’inaugurazione vera e propria del parco c’è stata il 15 maggio 1998 quando è stato per la prima volta aperto al pubblico.

Varcata la soglia d’ingresso del parco,la strada sterrata sale fino alla grande piazza centrale occupata da una vasca e sovrastata dalle figure unite della Papessa e del Mago,i primi arcani maggiori dei Tarocchi che segnano l’inizio del percorso.
La vasca circolare in cui si raccolgono le acque sgorganti a cascata dalla scalinata che procede dalla enorme bocca aperta della Papessa,è segnata al centro dalla Ruota della Fortuna,una  scultura meccanica semi-movente eseguita da Jean Tinguely.
Le strade che si dipartono dalla piazza percorrono itinerari diversi che seguono le sinuosità del terreno, salendo o scendendo lungo il costone. Anche le strade giocano nell’opera un ruolo importante:sul cemento che le ricopre, infatti,l’artista ha inciso indelebilmente appunti di pensiero, memorie, numeri, citazioni, disegni, messaggi di speranza e di fede, snodando un percorso che ancora una volta non è solo fisico ma soprattutto spirituale.
Si arriva poi all’Imperatore che è la figura con maggiore completezza architettonica,che Niki de Saint Phalle ha studiato a lungo e modificato dove pare raccolta l’eredità di Gaudí. Rappresenta la carta del Maschile, fisico e psichico,dell’ambizione, del potere.
Io sono rimasta davvero super affascinata da questa statua,penso di averci girato all’interno almeno per 30 minuti senza stancarmi mai di guardarla e toccarla.

 

Infatti al suo interno è possibile trovare vetri di Murano e murrine, specchi di Francia, cecoslovacchi e di Boemia, rilievi decorativi e tasselli di un puzzle senza eguali.
Al centro del cortile c’è una vasca circolare nella quale quattro felici, coloratissime nanas fanno il bagno, schizzando dai seni getti d’acqua.

 

giardino dei tarocchi

 

Sul retro del Castello, staccata ma incombente, si eleva la Torre, simbolo delle costruzioni mentali non fondate su basi solide, interamente rivestita di specchi e decapitata dalla violenza del fulmine-macchina-ferraglia concepita da Jean Tinguely. Dalle finestre rettangolari ritagliate lungo le pareti della Torre si può avere una visione dell’interno dell’edificio, le cui strette stanze erano state adibite ad ufficio, oggi non accessibile.

 

 

Queste sono state le statue che mi hanno maggiormente colpito,ma tantissime altre sarebbero degne di nota.
In ogni angolo ci si giri in questo giardino favoloso,che in primavera quando tutto è verde e fiorito a mio avviso deve essere ancora più bello,ci sono statue che ti lasciano qualcosa.

 

giardino dei tarocchi la luna

 

 

giardino dei tarocchi gli innamorati

 

 

 

Se ne avete occasione una visita a questo parco io la farei,poi potrete comunque approfittare per vedere bellissimi paesaggi della Maremma o per una veloce fuga al mare considerando che la bellissima Orbetello dista solamente 20 minuti di auto.

 

 

Orbetello

 

Orbetello

 

Capalbio

 

 

Non stancatevi mai di viaggiare e di scoprire nuovi luoghi.

 

 

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